In arrivo il nuovo bando Parco Agrisolare 2023, che prevede delle nuove direttive per incentivare l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici ad uso produttivo nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto erogati grazie ai fondi del PNRR.
Il nuovo decreto Parco Agrisolare
Il nuovo decreto intende recuperare le risorse inutilizzate erogate con il primo bando Parco Agrisolare. I fondi a disposizione ammontavano, infatti, a 1,5 miliardi di euro; tuttavia, le domande presentate hanno assorbito solo 500 milioni del totale delle risorse. La scarsa richiesta di finanziamenti è imputabile alle condizioni meno appetibili del vecchio bando che prevedeva l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza massima fino a 500 kWp e una spesa ammissibile inferiore rispetto alle nuove direttive.
Il nuovo decreto prevede, infatti, l’acquisto di pannelli fotovoltaici con potenza non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1 MWp da installare sugli edifici destinati all’attività agricola zootecnica e agroindustriale, compresi quelli destinati all’attività agrituristica. Oltre a ciò, possono essere eseguiti interventi di riqualificazione e di miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture come:
- Rimozione e smaltimento dell’amianto;
- Isolamento termico dei tetti;
- Realizzazione di un sistema di aereazione connesso alla sostituzione del tetto.
Soggetti beneficiari del nuovo bando Parco Agrisolare
Possono accedere ai contributi del bando Parco Agrisolare 2023:
- Gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
- Le imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO di cui all’Avviso di prossima pubblicazione;
- Le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del Codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228;
- Le associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), i raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), le reti d’impresa e le comunità energetiche rinnovabili (CER).
La concessione del contributo avviene entro 30 giorni dall’approvazione della domanda, il quale verrà erogato tramite bonifico bancario alle coordinate IBAN indicate al momento della presentazione della domanda.
Fondi a disposizione e spese ammissibili
I fondi complessivi ammontano a 1 miliardo di euro, così suddivisi:
- 775 milioni di euro alle imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria;
- 150 milioni di euro alle imprese operanti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli;
- 75 milioni di euro alle imprese operanti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
Il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti nelle regioni del centro-sud.
Sono considerate ammissibili le seguenti spese:
- acquisto e installazione di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione e ulteriori componenti di impianto;
- sistemi di accumulo;
- fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
- costi di connessione alla rete.
Il limite massimo di spesa è pari a 1500 euro/kWp, incrementabile fino a ulteriori 1000 euro/kWp se insieme ai pannelli solari è prevista anche l’installazione di sistemi di accumulo. In questo caso, la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo non può superare 100 mila euro. In caso di installazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole è ammessa, inoltre, un’ulteriore spesa fino a 30 mila euro.
Per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto e l’esecuzione di interventi di riqualificazione e di miglioramento dell’efficienza energetica è previsto, invece, un limite di spesa pari a 700 euro/kWp, da destinare a lavori di demolizione e ricostruzione delle coperture e alla fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi.
Tra le spese non ammissibili ci sono quelle legate all’acquisto di beni usati o in leasing, l’acquisto di beni e prestazioni non direttamente identificabili come connesse all’intervento di efficienza energetica o all’installazione dell’impianto fotovoltaico, i lavori in economia e i pagamenti a favore di soggetti privi di partita Iva.
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